Estratto da: AprileOnLine | |
Cultura/ Teatro | |
Parte a Milano la ventiduesima rassegna di crossover fra musica teatro e danza. | |
24/09/2008 Renzo Francabandera | |
Un'edizione, quella 2008, ricca di interventi di artisti internazionali, inauguratasi con il concerto di Antonella Ruggieroal Teatro dell'Elfo e che proseguirà fino al 12 ottobre con artisti di tutto il mondo Gremito il Teatro dell'Elfo per l'apertura del festival MilanOltre, rassegna di esperienze di musica, teatro e danza, in corso a Milano e in cartellone fino al 12 ottobre con numerosi eventi e artisti ospiti, italiani e stranieri._La ventiduesima edizione è stata inaugurata da "Cantami o' diva", spettacolo a tre voci che ha visto protagoniste Antonella Ruggiero, Monica Benvenuti e Francesca Breschi, e che proseguirà con un ideale secondo tempo le sere del 26 e 27 settembre con le artiste spagnole Fatima Mirando e Nico Note._La prima serata ha, di fatto, spiegato la natura di questo festival, che cerca la sperimentazione, le nuove vie di melting di esperienze artistiche [...].Il terzo atto della serata, affidato a Francesca Breschi, è stata una performance dal contenuto ardito ma di potente persistenza comunicativa. "Anghelos", lavoro presentato in prima assoluta, nasce da un'idea originale della Breschi che ha curato anche progetto musicale e scrittura scenica e che comprendeva inserti di live electronics affidati a Andrew Ferrara a.k.a.Ongakuaw, praticamente un dj, mixatore, che ha frullato stridori e voci, echi e rimandi audio, fra cui anche la voce registrata di Elio De Capitani, per narrare di angeli, più probabilmente di quelli caduti nel mondo, quelli che cercano di elevare, spesso senza riuscirci, le loro voci oltre la sofferenza, in un impietoso zoom sul momento in cui l'Uomo decide che non ha più bisogno dell'Angelo messaggero. Farà da solo, leggerà per proprio conto i "segni" e il messaggero perde improvvisamente la parola, diventando così l'Angelus Novus, l'Angelo Necessario, l'Angelo Distratto, l'Angelo della Disperazione, l'Angelo Musicante del Beato Angelico, l'Angelo della Terribile Bellezza, l'Angelo del Non-Essere. Chi "dirà" la Storia all'Uomo, adesso? L'Angelo avrà forse, come scrive Müller, solo il volto del futuro che non conosciamo? Su queste domande si basa questo lavoro per cui vengono utilizzati diversi linguaggi, dalla sovrincisione delle varie voci al live electronics, alla recitazione, alla forma "canzone", all'utilizzo di loop elettronici su materiali di partenza di varia natura: da frammenti di antiche preghiere Sefardite e della Chiesa Greca ad un madrigale di Gesualdo da Venosa, fino ad invenzioni e sperimentazioni vocali che aprono a timbriche non usuali, così come l'utilizzo di voci "esterne" pre-registrate e montate e a voci provenienti da archivi del passato. Tutto il lavoro si basa su materiale letterario esistente (Antico Testamento, H. Müller, W. Benjamin, W. Stevens, R. Ausländer, W. Wenders, R. M. Rilke, T. Kushner). Anche il titolo deriva da due lavori di H. Müller, "L'Angelo senza fortuna" del 1958, e "L'angelo senza fortuna 2" del 1989. La ricerca è sulla sofferenza del non poter dire, spettacolo straziante ma di rara forza, concettualmente elaborato e raffinato, e che, a distanza di ore, ripropone con forza intensità e immagini. | |
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